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Il SÉ 1 e il SÉ 2 strumenti potenti per CEO e Manager

Buongiorno,

oggi desidero condividere con voi questa possibile chiave di lettura del Sé1 e del Sé2 nel mondo del business dove i leader spesso affrontano pressioni continue e decisioni difficili.

Ma cosa accadrebbe se imparassero a bilanciare due parti fondamentali della loro mente: il Sé 1 e il Sé 2? Il libro Il Gioco Interiore del Tennis di W. Timothy Gallwey ci offre una chiave di lettura interessante che si applica non solo agli atleti, ma anche a manager, CEO e professionisti in generale.

Il Sé 1: “il giudice interiore”

Il Sé 1 è la voce interiore critica, razionale e controllante. È la parte di noi che pianifica, giudica e cerca di esercitare il massimo controllo su ogni situazione. Questa parte della mente si concentra sui dettagli tecnici e vuole evitare errori a tutti i costi. Nel mondo del lavoro, è ciò che ci fa costantemente analizzare, giudicare e rivedere ogni decisione.

Tuttavia, il Sé 1, se non bilanciato, può diventare eccessivamente rigido. Questo può causare stress e bloccare il flusso naturale delle idee, limitando la creatività e l’adattabilità.

Il Sé 2: “il saggio interiore”

Il Sé 2, invece, è la nostra parte intuitiva e naturale. È la parte di noi che sa “come fare le cose” senza doverci pensare troppo. Il Sé 2 rappresenta la nostra saggezza innata, la capacità di prendere decisioni rapide basate su intuizione, esperienza e consapevolezza. Quando ci fidiamo del Sé 2, operiamo in modo più fluente e naturale, lasciando spazio alla creatività.

Nel business, il Sé 2 è ciò che ci permette di trovare soluzioni innovative e rispondere alle situazioni complesse in modo più flessibile.

Voglio condividere alcuni esempi pratici per aiutare CEO, manager e professionisti a sviluppare e bilanciare entrambi i Sé e migliorare le loro performance.

 

Progettazione Strategica (Sé 1)

Durante la pianificazione di un progetto complesso, come l’introduzione di un nuovo prodotto/servizio o una riorganizzazione aziendale, fai pieno uso del Sé 1. Prendi il progetto complesso e scomponilo in obiettivi a breve, medio e lungo termine. Crea un piano dettagliato, esamina i potenziali rischi e valuta le soluzioni pianificando tempi e metodi. Questa fase richiede l’analisi e la logica del Sé 1 per garantire che tutto sia ben organizzato e strutturato.

 

Osservazione (Sé 2)

Gallwey suggerisce di osservare senza giudicare. Durante una riunione o una presentazione, prova a prendere nota di come interagisci senza analizzare subito le tue azioni. Focalizzati sull’ascolto e sulla percezione, senza interrompere con il Sé 1 critico (resta fuori dal giudizio). Questo ti aiuterà a fidarti di più del tuo istinto e della tua naturale capacità di interagire.

 

Decisioni Intuitive (Sé 2)

In situazioni in cui sei chiamato a prendere decisioni rapide, come gestire una crisi aziendale, impara a fidarti del Sé 2. Prenditi un momento per ascoltare il tuo istinto, senza eccessiva analisi. Gallwey suggerisce che, quando lasciamo spazio al Sé 2, spesso prendiamo decisioni più efficaci e innovative.

 

Mindfulness (Bilanciamento tra Sé 1 e Sé 2)

Inizia ogni giornata con un breve esercizio di respirazione consapevole. Siediti comodamente e concentrati sulla tua respirazione per 5-10 minuti, lasciando andare i pensieri che il Sé 1 potrebbe generare. Questo ti aiuterà a entrare in uno stato mentale più rilassato e intuitivo, dove il Sé 2 può scorrere più apertamente.

 

Feedback Non Giudicante (Bilanciamento tra Sé 1 e Sé 2)

Durante le valutazioni delle prestazioni o nelle riunioni con il tuo team, prova a dare riscontri senza giudicare. Invece di concentrarti solo su errori e difetti (Sé 1), osserva anche i miglioramenti e l’evoluzione naturale (Sé 2). Questo approccio creerà un ambiente di crescita e fiducia.

 

Capire e bilanciare il Sé 1 e il Sé 2 è una competenza essenziale per i leader aziendali.

Troppo controllo (Sé 1) può inibire il potenziale creativo, mentre troppa libertà senza struttura (Sé 2) può portare a disorganizzazione. Integrando entrambi i Sé, CEO, Manager e professionisti possono creare una leadership più efficace e umana, capace di affrontare le sfide in modo dinamico e innovativo.

Integrare entrambe le parti, inoltre, consente ai leader di raggiungere un equilibrio produttivo e di migliorare le performance, non solo nel business, ma anche nella vita quotidiana.

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